Le Touring Superleggera nella Provincia di Pisa
”Tra le Vespe e gli Etruschi”

Il raduno di primavera del Registro Internazionale Touring Superleggera si è svolto fra le dolci colline toscane della Provincia di Pisa, durante il primo week-end di un Aprile già soleggiato e caldo. La partecipazione è notevole e sono presenti oltre quaranta vetture carrozzate Touring di varie epoche, cui si sono accompagnate, come di consueto, altre vetture storiche di amici affezionati ed entusiasti.

Il pomeriggio del venerdì è subito dedicato alla tecnica motoristica, anche se a due ruote, con la visita a uno dei templi storici dell’industria italiana: lo stabilimento Piaggio di Pontedera. Divisi a gruppi, veniamo condotti da tecnici dell’azienda lungo le linee di montaggio dei vari modelli Vespa e dell’interessantissimo scooter a 3 ruote MP3. Notiamo con stupore (e con soddisfazione delle nostre signore) la presenza predominante di mano d’opera femminile: ci viene spiegato che per procedere al montaggio dei componenti negli spazi ristretti all’interno degli scooters, le operaie hanno una manualità e una precisione superiore a quella degli uomini.

Quindi visitiamo il Museo Piaggio Giovanni Alberto Agnelli, voluto dal compianto “Giovannino”, ricco di testimonianze della storia più che centenaria della Piaggio, impegnata su vari fronti: dagli arredamenti navali dei transatlantici, alle costruzioni ferroviarie, alle costruzioni aeronautiche e infine creatrice dello scooter più famoso del mondo. Nelle sale del museo sono raccolti tutti i modelli della mitica Vespa prodotti, dal primo prototipo del 1944 agli ultimissimi scooters, in una ambientazione ricca di riferimenti storici e richiami al costume di oltre sessant’anni di vita Italiana.

Terminata la visita, ci spostiamo con le vetture a Casciana Terme dove ci registriamo all’Hotel San Marco e quindi per la cena all’Agriturismo “le Querciole”, uno dei tanti sparsi sul territorio, che ci offre un menù ricco di specialià toscane.

La mattina di sabato ci avvolge una nebbia eccezionalmente fitta, che per fortuna si dissolve quasi subito, giusto in tempo per arrivare all’antico borgo di Lari, scortati da un gruppo di soci del Vespa Club di Pontedera, che, in sella alle loro Vespa di varie epoche, ci accompagnano nei nostri spostamenti, risolvendo le incertezze del percorso. Visita guidata dell’antico Castello di Lari e quindi di un pastificio artigianale.

Di nuovo in vettura, sempre scortati dai nostri amici del Vespa Club, percorrendo strade secondarie che si snodano fra colline coltivate a vigneto e a uliveto, intercalate da boschi e prati in fiore inondati dal sole. Poco dopo Lajatico (patria di Andrea Bocelli) sosta all’Agriturismo “La Mandriola”. Tanto per rimanere in tema, pranzo “casareccio” tipico toscano.

Pochi chilometri ci separano da Volterra la cui vista compare e scompare continuamente, finchè ce la troviamo incombente su di noi con le sue case dal taglio medioevale. Le vetture possono entrare nel centro storico e parcheggiare nella medioevale Piazza dei Priori. Da qui, divisi in due gruppi e accompagnati da guide molto simpatiche e competenti, visitiamo la città scoprendo le antiche vestigia etrusche, romane e medioevali. Non può mancare altresì una sosta presso una tipica bottega artigiana della lavorazione artistica dell’alabastro, dove un maestro scultore ci svela i segreti di questo materiale ed esegue un “pezzo” per noi.

Ritorno in albergo, qualcuno si rilassa nella SPA e quindi cena di gala.

Domenica 3 Aprile, nuovo percorso fra le colline ondulate e arrivo a San Miniato, dove parcheggiamo le macchine nella Piazza Seminario, vicino alla Cattedrale. Visita guidata del borgo, in particolare della Cattedrale e della rocca, con l’antica torre restaurata dopo i bombardamenti dell’ultima guerra.

Con l’ultima tappa sconfiniamo dalla provincia di Pisa, per raggiungere Cerreto Guidi e l’azienda agricola Colle Alberti, che domina la valle dell’Arno dall’omonimo colle. Disponiamo un gruppo selezionato delle nostre vetture sul cortile di fronte alla antica Villa e visitiamo l’annesso museo degli attrezzi agricoli e la cantina. Un tipico pranzo in fattoria conclude il raduno.

Testo e foto di Giovanni Bianchi Anderloni